SOSTENIBILITÀ
Mobility Manager: obbligo nomina e requisiti
Tra le misure di contenimento del Covid-19 che stanno modificando in maniera sostanziale le nostre abitudini, rientra senza dubbio la cosiddetta nuova mobilità sostenibile, che prevede una riduzione degli spostamenti nelle ore di punta, al fine di consentire una migliore organizzazione degli orari ed evitare i picchi di traffico.
La funzione del Mobility Management è stata promossa in Italia con il Decreto del MATTM del 1998 “Mobilità sostenibile nelle aree urbane” e il successivo Decreto del Servizio dello stesso Ministero, IAR (Inquinamento Atmosferico e Rischi Industriali) del 2020, finalizzato a incentivare i programmi proposti dai Mobility Manager aziendali.
Le modalità attuative, con requisiti e competenze del Mobility Manager, sono stabilite dal Decreto 12 maggio 2021 – Modalità attuative delle disposizioni relative alla figura del Mobility Manager (in GU n. 124 del 26.05.2021). Entrata in vigore: 27.05.2021.
Il “Decreto Rilancio” (DL 34/2020, convertito in Legge 77/2020), ha infatti introdotto l’obbligo di nominare un Mobility Manager per tutte le aziende con più di 100 dipendenti per unità locale e per tutti gli Enti pubblici ubicati in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
Entro il 31 dicembre di ogni anno, il Mobility Manager ha il compito di redigere un Piano degli Spostamenti Casa Lavoro (PSCL) che contenga un’analisi delle abitudini di mobilità dei dipendenti e le possibili soluzioni per ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro (Decreto dirigenziale numero 209 del 04 agosto 2021 – Linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro.).
Dalla Primavera scorsa, dopo la riapertura post-lockdown delle attività produttive, il Mobility Manager ha assunto un’importanza strategica per le organizzazioni e la collettività in generale, diventando una figura chiave di una vera e propria “rivoluzione della mobilità”.
Nell’era dello smart working, infatti, il Governo sta puntando sui Manager della mobilità per affermare e diffondere, anche a livello culturale, nuove abitudini che siano maggiormente funzionali alla gestione dell’emergenza in atto, e, più in generale, al perseguimento di tutti i vantaggi che possono derivare dalla mobilità sostenibile.
Gli interventi che i Manager della mobilità contribuiscono a implementare consentono un’ottimizzazione dei costi per le imprese e per la collettività e hanno un impatto positivo sull’ambiente e sulla salute dei cittadini, riducendo l’inquinamento atmosferico, il consumo di energia e le emissioni di gas serra, nonché – in questo particolare momento storico – le occasioni di contagio.
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