A breve verrà emessa dall’UNI la specifica tecnica UNI/TS 11820 relativa alla Misurazione della circolarità, in particolare definendo i metodi e gli indicatori per la misurazione dei processi circolari nelle organizzazioni.

La norma è stata inserita nell’attuale versione della Strategia Italiana per l’Economia Circolare (riforma 1.1 della missione 2, componente 1 “Economia circolare e agricoltura sostenibile del PNRR) elaborata da Ministero della Transizione Ecologica con il supporto di ISPRA ed ENEA ed è stata proposta a livello internazionale come base per la redazione della ISO 59020 “Circular Economy – Measuring circularity framework

Il gruppo di lavoro UNI ha prodotto 81 indicatori di circolarità ed un assessment rivolto ad imprese ed organizzazioni di qualunque taglia e tipologia, offrendo una misurazione uniforme e coerente. Attraverso questi dati è possibile comprendere la quantità e la tipologia delle risorse utilizzate, quali sistemi di trasporto sono associati ad esse e che tipo di impatto hanno, qual è la fine di queste risorse, se possono essere recuperate o smaltite correttamente.

Gli indicatori di circolarità sono suddivisi in 6 categorie:

  1. risorse materiche e componenti;
  2. risorse energetiche e idriche;
  3. rifiuti ed emissioni;
  4. logistica;
  5. prodotti / servizi;
  6. risorse umane, asset, policy e sostenibilità.

Queste categorie definiscono aree per cui ci sono tre modalità differenti di intervento:

  1. indicatori core che devono essere compilati in toto;
  2. indicatori specifici che dipendono dalla tipologia di attività dell’organizzazione e bisogna compilarne almeno il 50%;
  3. indicatori premianti che sono facoltativi, la cui compilazione può portare un contributo extra su circolarità totale.

Gli indicatori non sono esclusivamente di tipo ambientale ma anche economico e sociale avviando una nuova concezione di Economia Circolare, in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU2030 e in linea con l’approccio dei rating ESG (Environmental, Social and Governance).

Il modello di business si sta evolvendo da un modello lineare ad uno circolare che richiede una progettazione del prodotto tale da renderlo durevole, riparabile, riutilizzabile e completamente riciclabile. Chi produce deve essere in grado di certificare la circolarità dei prodotti che immette nel mercato, definendo la sostenibilità complessiva, per consentire al consumatore una scelta consapevole

La specifica tecnica, dopo la fase di Inchiesta Pubblica Finale terminata il 20 aprile, è nella fase di analisi dei commenti pervenuti così che si possa ultimare il documento che sarà in seguito disponibile nel catalogo UNI.

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