Oggi l’Italia termina tutte le risorse che la terra ha da offrirle per Il 2023, senza migliorare nè peggiorare la data rispetto all’anno precedente.
Se tutti consumassero come il Bel Paese, solo dopo 135 giorni all’’inizio del nuovo anno tutto il mondo avrebbe consumato ciò che il pianeta mette a disposizione per dodici mesi, iniziando ad utilizzare quelle che dovrebbero essere capitale naturale per il futuro.
I Paesi non consumano tutti alla medesima velocità, poiché ve ne sono alcuni che corrono sensibilmente di più rispetto agli altri. Il Global Footprint Network ogni anno calcola l’impronta ecologica degli abitanti di ciascun paese calcolando il rapporto tra la tra la biocapacità – cioè l’insieme delle superfici terrestri e acquatiche biologicamente produttive utilizzate – e la capacità degli ecosistemi di rigenerarle.

Già dagli anni Settanta il pianeta consuma più delle risorse che ha a disposizione.
Ma cosa fare per portare questa data sempre più verso la fine dell’anno?
Prestare attenzione a sistemi di riscaldamento e fonti energetiche (soltanto le emissioni di anidride carbonica costituiscono il 60% dell’impronta ecologica dell’umanità), prediligere prodotti che abbiano un elevato livello di riciclabilità, ridurre la filiera dei consumi favorendo il km0 e,  per una dieta sana, limitare il consumo di carne preferendo le produzioni BIO.
L’Overshoot Day globale, invece, verrà annunciato il 5 giugno in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente. Lo scorso anno è stato il 28 luglio.
Il futuro è già qui, fai la tua parte.