La parità di genere tra uomini e donne non è ancora realtà. Una differenza che non può più passare inosservata e per la quale i riflettori dell’opinione pubblica chiedono un cambio culturale di passo. La discriminazione legata al sesso ancora esiste, sia nella società che nei contesti lavorativi, e sostenere l’uguaglianza di genere deve diventare un elemento fondamentale per le imprese, un driver per acquisire nuovi talenti e promuovere un modello di società sempre più inclusivo e sostenibile, elementi imprescindibili per acquisire valore sul mercato nazionale ed internazionale.
A tal proposito, infatti, Il PNRR dedica un’attenzione particolare alle donne e all’esigenza di costruire una strategia per favorire l’occupazione femminile, ponendo nell’obiettivo 5 dell’agenda ONU 2030 il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e dell’emancipazione femminile. Negli ultimi anni, infatti, è stata dedicata particolare attenzione alla capacità di ridurre le disuguaglianze all’interno delle aziende, scoprendo che le imprese che vantano un maggiore successo sono quelle che al loro interno riescono a creare e mantenere un modello di lavoro che punti con decisione sull’inclusività. Questo permetterà alle organizzazioni di acquisire un significativo vantaggio competitivo sul mercato, mostrando il proprio impegno sul tema della parità di genere e contestualmente migliorando il proprio rating e la propria immagine nei confronti di fornitori, clienti, investitori, comunità locale, ecc.
Nell’ambito degli incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza, la UNI/PdR 125 ha l’obiettivo di supportare un percorso di cambiamento culturale nelle organizzazioni e nella Società che, superando la visione stereotipata dei ruoli, attivi la grande risorsa dei talenti femminili per stimolare la crescita economica e sociale del Paese.
Questo perché l’uguaglianza professionale tra i generi è oggi un tema sempre più rilevante per le imprese, infatti, oltre all’obbligo della compliance, essendoci sempre più leggi in materia, ci sono anche altre esigenze di tipo socio-economico delle quali si deve tener conto fra cui trarre massimo beneficio dalle potenzialità di tutto il personale valorizzando anche le differenze di genere.
L’orientamento internazionale che si va delineando, non certo con tempistiche rallentate, indica che la corporate gender equality nel prossimo futuro potrebbe non essere più considerata una scelta etica aziendale ma un vero e proprio obbligo di adempimento al quale tutte le imprese dovranno adeguarsi per non incorrere nel rischio di compliance normativa (non conformità).
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11 Settembre 2024