
Non solo il 28 aprile.
Alcuni dati per aumentare la consapevolezza: la sicurezza nei luoghi di lavoro è una cosa seria
Il 28 aprile è la Giornata Internazionale della Salute e Sicurezza sul Lavoro, un’importante ricorrenza dedicata alla sensibilizzazione sull’importanza di costruire una cultura positiva della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Questa giornata promuove l’impegno di tutte le parti coinvolte, comprese istituzioni, datori di lavoro, lavoratori e lavoratrici, per superare l’idea che la sicurezza e la salute siano solo un problema legato all’emergenza.
Infatti, in occasione di questa ricorrenza, si sottolinea la necessità di un nuovo impegno per ridurre del 50% gli infortuni mortali entro il 2030, con un focus sull’importanza di coinvolgere e condividere la cultura della sicurezza. La formazione ricopre un ruolo cruciale, e, proprio il 28 aprile, offre l’opportunità di discutere e promuovere azioni concrete per migliorare la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
Nel 2023 in Italia sono stati registrati 1.041 morti sul lavoro – secondo i dati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre. Questo numero è in aumento del +1,1% rispetto al 2022, nonostante una diminuzione del -19,3% per gli infortuni in itinere, cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro. Le regioni a maggior rischio di infortunio mortale sono Abruzzo, Umbria, Basilicata, Puglia, Molise, Campania e Calabria, con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale mentre le regioni più sicure, in zona bianca, sono Lazio, Toscana e Valle d’Aosta.
Per quanto riguarda l’età, la fascia numericamente più colpita dagli infortuni mortali in occasione di lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni, con 292 morti su 799. Tuttavia, l’incidenza di mortalità, ovvero il rischio di morire sul lavoro, è più alta nella fascia dei lavoratori over 65 (138,3), seguita dai colleghi compresi tra i 55 e i 64 anni.
E’ il settore delle costruzioni quello più mortale, con 150 decessi registrati nel 2023. Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi nove mesi del 2023 sono aumentate del +21,9% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il numero delle donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro da gennaio a dicembre 2023 è 55, mentre 31 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.
Dopo aver letto questi dati, forse pochi presteranno maggiore attenzione, molti invece continueranno a condurre la loro vita lavorativa non curanti dei rischi che il lavoro si porta con sé, ma la sicurezza sul lavoro è un tema complesso, tanto attuale quanto pericoloso, che richiede la collaborazione di tutti gli attori aziendali per garantire un ambiente lavorativo sicuro, inclusivo e rispettoso delle normative vigenti.
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