Rischi correlati alla ricarica delle batterie a GEL e a ioni di liti
La ricarica delle batterie dei mezzi operativi effettuata all’interno dei locali produttivi è soggetta a due possibili rischi: l’incendio e l’esplosione.
Come ora vedremo, la migliore soluzione per minimizzare le spiacevoli conseguenze dovute ad un incendio o ad una esplosione causate da un mal funzionamento di una batteria a GEL o a ioni di litio, resta quella di effettuare la ricarica all’esterno dell’edificio.
In condizioni normali, le batterie al GEL normalmente non determinano emissioni significative di gas grazie al fatto che gli elettrodi e l’elettrolita vengono mantenuti chiusi all’interno della batteria in sovrapressione tramite un sistema di valvole che sono tarate a una pressione compresa tra 0,1 e 0,3 Bar oltre quella ambientale. Ma nel caso in cui all’interno delle batterie si crei una pressione superiore a quella di attivazione delle valvole, queste ultime si aprono generando una sorgente di emissione potenzialmente esplosiva.
In caso di corto circuito, comunque sia, anche questi apparati di ultima generazione presentano gli stessi pericoli degli altri accumulatori, infatti, se la corrente erogata è tale da generare forti pressioni interne, possono esplodere o, se c’è un corto circuito, generare un incendio.
Per garantire l’adeguatezza dei locali nei quali si effettua la ricarica è quindi necessario attuare alcune prescrizioni per tenere sotto controllo in particolar modo il pericolo di esplosione, come prese di ventilazione in alto e in basso nell’area interna di ricarica.
Infatti, in condizioni normali, come visto sopra, le batterie al GEL sono dotate di sistemi che impediscono la gassificazione dell’acido solforico ma nei casi di avaria, dovuti ad esempio a variazioni di temperatura, le batterie al GEL sono da considerarsi sorgenti di emissione di secondo grado che possono generare zone Atex di tipologia 2 con estensione pari a circa 40 cm nel caso più gravoso.
Per quanto riguarda le batterie al Litio, utilizzate anch’esse per la forza motrice di transpallet e carrelli elevatori, anche se non producono idrogeno durante la ricarica, in presenza di un innesco, causato ad esempio da urti o anomalie, possono generare incendi piuttosto difficili da domare con produzione di gas tossici; si tratta peraltro di batterie che generalmente presentano dimensioni notevoli, ciò che aggrava inevitabilmente tutti i problemi fin qui indicati.
Se surriscaldate o caricate eccessivamente, le batterie al Litio possono causare un’esplosione che, a sua volta, potrebbe scatenare un incendio praticamente impossibile spegnere: in questi casi non resta altro da fare che attendere che tutto il combustibile presente nel corpo degli accumulatori si esaurisca.
Risulta quindi ora chiaro che per poter valutare l’idoneità delle eventuali zone di ricarica interna delle batterie e definirne i parametri di corretta ventilazione necessaria a scongiurare il pericolo di esplosione, ancorché si tratti di aree nelle quali si ricarichi un solo apparato, è assolutamente necessario effettuare una valutazione del rischio esplosione (ATEX).
Per ulteriori informazioni e per ottenere supporto operativo contattaci!
Altri contenuti
62
Ultime news
11 Settembre 2024